venerdì 30 agosto 2013






Hermes soffriva, innamorato di Afrodite, perché la dea non gli dava ascolto. Zeus lo commiserava. Mentre Afrodite si bagnava nell'Acheloo, mandò un'aquila a rapirle una "pantofola" ( soccum ). L'aquila, con la pantofola nel becco, volò verso l'Egitto per consegnarla a Hermes. Afrodite la inseguì fino alla città di Amitarnia. Lì trovò la pantofola e il dio innamorato. In cambio della pantofola, Afrodite donò a Hermes il suo corpo. Per gratitudine, Hermes insediò l'aquila nel cielo, sopra Ganimede, che un giorno dall'aquila era stato rapito.







Roberto Calasso, Le Nozze di Cadmo e Armonia



..deve aver sorriso, la dea, alla vista di questo bel ragazzo innamorato con la sua pantofola in mano. E gli si concesse. Forse non sapeva di consegnare la misura aurea del suo corpo divino all'azzardo del mondo. Nulla sospettava del perfido piacere che avrebbe provato Hermes - re degli inganni, ottimo ladro e convinto vagabondo- a imprimere nell'anima umana quel suo regale sigillo.
È il principio della nostra Storia. Nessuna Storia e concepibile se non come ritorno. È la nostalgia di casa che ci allontana dalla casa.


vincent      






















  

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