venerdì 27 aprile 2012





Caro direttore, mi ha dato una speciale emozione ( come definirla? storico-acustica: collegata ad eventi e alla memoria dei suoni ), su " La Repubblica" del 3 febbraio scorso, la splendida corrispondenza di Vittorio Zucconi dedicata alla cessazione, dal primo febbraio, definitiva, di tutte le segnalazioni in Morse tra le due sponde atlantiche. Ecco là due date significative del secolo: il 12 dicembre 1901 Marconi riceve a Terranova la prima segnalazione in TSF proveniente dalla Cornovaglia, e la prima lettera che varca a quel modo spazio e tempo è una esse, tre punti; il primo febbraio 1997 dalla costa francese della Bretagna parte l'ultimo messaggio transoceanico in linee e punti, e qui vorrei pregare Zucconi o altri d'informarmi del contenuto di questo irripetibile addio di un suono, di una comunicazione umana. 
Lo S.O.S. in Morse ( tre punti-tre linee-tre punti ) è un messaggio ispirato e folgorante, reso banale dall'uso, logorato dall'abuso, ma formidabile concentrazione in una sigla di ogni possibile grido umano. E Save Our Souls è Bibbia di re Giacomo: quasi certamente proviene dai Salmi, ma non so ritrovare, così a tastoni, il versetto d'origine. Dunque è molto antico, viene e va lontano: l' Authorized Version traduce alla lettera anime, ma in biblico il significato è vite. Il grido è rivolto a Dio , che abbiamo materializzato nel marconista ricevente, in posti d'ascolto. Al grido segue l'attesa del soccorso dal mare o dall'aria, la mano che lo batte è contratta sul tasto, finalmente qualcuno risponde, il grido è ripetuto, si allarga all'universo... Il Titanic trasmise il segnale per due ore e mezzo: fu raccolto perchè alcune di quelle anime supplicanti dovevano salvarsi.

da una lettera di Guido Ceronetti al quotidiano " La Repubblica ", febbraio 1997        

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