sabato 7 aprile 2012

un luogo all'uomo..






Questa Croce,dunque, è Lei che ha congiunto tutte le cose per mezzo del Logos e ha posto un limite agli esseri generati e inferiori; quindi, si è espansa in ogni cosa. Ma questa non è la croce di legno che tu vedrai, quando discenderai di qui. Nè quello sulla croce sono io, che ora tu non vedi, ma ne odi solo la voce. Fui creduto quello che non sono, non essendo quello che ero per molti altri. Quello che poi diranno di me è misero e indegno di me.( ....) Tu odi che io ho sofferto, e che non ho sofferto; che non ho sofferto, e che ho sofferto; che fui trafitto e che non fui trafitto; che fui appeso e non fui appeso; che il sangue scorse da me, e non scorse; in breve, quello che altri dicono di me, non l'ho sperimentato, ma quello che gli altri non dicono, io l'ho sofferto. Ciò che questo significa te lo spiego; so che tu lo comprenderai. Riconoscimi dunque come l'arresto del Logos, il trafiggimento del Logos, il sangue del Logos, la ferita del Logos, l'appendimento del Logos, il dolore del Logos, l'inchiodatura del Logos, la morte del Logos. E così io parlo, dopo aver dato un luogo all'uomo. Riconosci, dunque, dapprima il Logos, quindi conoscerai il Signore e per terzo l'uomo e ciò che ha sofferto.

Atti di Giovanni   

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