domenica 28 ottobre 2012

.. dove chi ancora amiamo esiste




Sia lode alla pioggia, che cancella i picnic, loda la nube grigia
che muta in spettro ogni rupe, e l'acqua nei tubi
che intreccia rigurgiti, lode alla pioggia e al suo lento sudario,
è lei la musa di Amnesia, un'isola diversa,
spettrale e alla deriva dove chi ancora amiamo esiste,
ma in un altro senso che queste coste non sanno,
poiché ci ricorda come la sostanza si assottiglia in foschia
e possiede le sue vaghe frontiere, la terra della memoria
e, come in Rimbaud, l'idea dell'eternità
è un'orizzonte cancellato quando mare e cielo si fondono
e ciò che è solido svanisce come i morti in essenze;
è il messaggio incalzante della pioggia che marziale avanza
con le sue lance e le sue orde e - a volte allarmando i sensi - 
i tamburi del tuono che avanza. Alla sua presenza
il grano si prostra e si oscura, la marea si ritrae poi s'innalza,
l'aria diventa palpabile, i nervi si preparano all'assedio
dentro gli occhi chiusi e le porte sprangate del corpo, i suoi capelli
orizzontali nel vento gettati indietro come flutti,
le casuarine gemono e si agitano nel vento, due gocce
fanno trasalire la carne e il sole si ritira dietro i drappi,
come un presidente o un re sul balcone di una reggia
che sente l'urlo della piazza e pensa sia solo la pioggia,
non è niente, passerà, domani ci sarà il sole,
sia lode alla pioggia, la cui voce roca dissolve le forme,
le vette del potere, i prìncipi e le pendici dei monti.


Derek Walcott 


casuarine: piante simili agli equiseti

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