domenica 4 marzo 2012




Loda all'Angelo il mondo, non l'indicibile, con lui
vantarti non puoi d'avere superbamente sentito,
nell'Universo dove egli sente più finemente,
tu sei inesperto.
Mostragli allora il semplice,
quel che plasmato di padre in figlio come nostro vive,
presso la mano e allo sguardo.
Digli le cose.
Resterà più stupito;
stupito come rimanesti tu
davanti al cordaio a Roma
o al vasaio sulle rive del Nilo.


Rilke, Elegie Duinesi

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