sabato 17 marzo 2012






" Nelle poesie di guerra di Apollinaire si legge un'iscrizione funebre probabilmente da lui trovata in qualche vago cimiterino sul fronte delle fiandre. Laconica e vertiginosa: Il sut aimer. Nel tradurla noi omettiamo l'articolo ( Seppe amare) ma va precisato che si tratta di un uomo. Sarà stata la sua sposa a dettarla o uno stuolo di amanti, grate al di là della tomba? Chi ha potuto meritare una parola così straordinaria, una lode così perfetta non poteva essere un marito monogamo: l'omaggio è di più bocche e di più mani. E l'iscrizione non sopporta l'accompagnamento di un nome: di colpo, diventerebbe iperbolica e quasi ridicola. Il poeta non poteva aggiungerlo al bagliore appena suscitato, come uno di quei razzi bianchi che solcavano le notti di guerra."

G. Ceronetti


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