venerdì 3 agosto 2012

diavolerie 7




" Ecco un possibile scenario: Israele attaccherà l'Iran contrariamente alla ferma posizione del presidente Obama che quasi supplica di lasciare questa incombenza agli Stati Uniti d'America. E questo perchè? Perchè Benjamin Netanyahu ha una linea di pensiero e una visione storica secondo le quali -riassumendo a brevi linee-  Israele è il " popolo eterno" mentre gli Stati Uniti, con tutto il rispetto, sono una specie di Assiria o di Babilonia, di Grecia o di Roma dei nostri giorni. Vale a dire: noi siamo per sempre, destinati a rimanere, mentre loro, nonostante tutto il potere che possiedono, sono momentanei, transitori, motivati da considerazioni politiche ed economiche limitate ed immediate, preoccupati delle ripercussioni che un eventuale attacco potrebbe avere sul prezzo del petrolio e sui risultati elettorali. Noi invece sussistiamo nella sfera dell'" Israele eterno" e portiamo in noi una memoria storica in cui balenano miracoli e imprese di salvezza che vanno oltre la logica e i limiti della realtà. Il loro presidente è "un'anima candida" che crede che i nemici ragionino in maniera razionale come lui mentre noi, già da quattromila anni, ci troviamo ad affrontare le forze più cruente e gli istinti umani più incontrollabili e oscuri della storia e sappiamo bene come comportarci per sopravvivere in queste zone d'ombra.

David Grossman


Bene, questo è un estratto di un articolo di David Grossman tratto dal giornale di oggi.

Vorrei provare a confrontarlo con uno scritto di G. Ceronetti da un suo lavoro, " Pensieri del tè" del 1987.

" Nel luglio 1945, l'esplosione sperimentale di Alamogordo, e il 6 agosto il volo dell'Enola Gay e Hiroshima. Sull'operazione Trinity ( in codice è Alamogordo ) un astrologo, Mike Harding, ha ricavato un grafico del momento planetario e fa questa osservazione assolutamente straordinaria: " il grafico di Trinity, momento iniziale per l'uso distruttivo dell'energia nucleare, è a sua volta compreso in un più vasto schema, come un nero insetto intrappolato nell'ambra, in attesa non solo del tempo e del luogo per emergerne, ma anche già in intima connessione con quegli stessi eventi prima che si verificassero. È quasi come se un piccolo gruppo di uomini avesse in passato creato una matrice in vista di tale evento, per renderlo possibile chiamandola AMERICA". (......) C'è da pensarci, affascinati... All'interno del grafico di una colossale immigrazione bianca e nera, europea e asiatica, ecco il grafico dell'immigrazione scientifica dall'Europa minacciata e poi occupata da Hitler: Bohr, Szilard, Teller, Oppenheimer, Fermi, Einstein - un grande ventaglio che concentrerà il suo palpito nei laboratori stregati di Los Alamos... Alla bomba lavoravano molti stati, ma soltanto l'America doveva arrivarci per prima. E dalla diaspora ebraica, tutti quegli esiliati ebrei convergono là per fare la bomba prima di Hitler, che ci pensava molto meno di loro e i cui scienziati si sforzavano più di ritardare i lavori che di affrettarli."

Da questi inquietanti scenari emerge chiaro quanto sia vero che Israele si sia misurata con " imprese che vanno oltre la logica e i limiti della realtà", in un corpo a corpo estenuante con le " zone d'ombra". Ciò che drammaticamente continua a mancarci - come Umanità - è la capacità di sviluppare una forza morale almeno pari alla potenza distruttiva che siamo in grado di dispiegare, quella cocciuta tenebra che detesta la meraviglia.      

     

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