martedì 28 agosto 2012

Preludio para el año 3001 - Eugenia León




Rinascerò in Buenos Aires
in una sera di giugno
con questa voglia di amare
e di vivere più che mai
rinascerò, è destino, nell'anno 3001
sarà una domenica di autunno
nella piazza  S. Martino.
I cani randagi 
abbaieranno alla mia ombra
col mio modesto bagaglio
giungerò dall'aldilà
e inginocchiata sulla riva
del mare trasparente
un cuore nuovo di sale
e di fango mi plasmerò.
Verranno un vagabondo
un pagliaccio e un mago
miei immortali compagni
diranno: " Forza! Su!
Così, così, coraggio fratello!
Nasci che è duro!
Ma difficile è il lavoro di morire
e di rinascere poi!"
Rinascerò, rinascerò, rinascerò,
e una gran voce extraterrestre mi darà
la forza antica e dolorosa di nascere
per ritornare, credere e lottare,
e un fiore rosso all'occhiello porterò
e se nessuno è mai rinato, io potrò!
Mia Buenos Aires, secolo trenta tu vedrai:
rinascerò, rinascerò, rinascerò.
Rinascerò dalle cose
che ho amato tanto tanto
quando le ombre della casa
diranno piane qui
io bacerò il ricordo
dei tuoi occhi taciturni
per terminare il poema
che tralasciai a metà.
Rinascerò dalla frutta 
di un mercato rionale
e dalla sciocca atmosfera 
di un romantico caffè
e dalle rovine di un piccolo
paese terremotato
e dalla rabbia della gente
del sud rinascerò.
Tu vedrai che rinasco
nell'anno 3001
con gente che non c'è stata
ma che allora ci sarà,
benediremo la terra
terra nostra te lo giuro
che una nuova Buenos Aires
insieme si fonderà.
Rinascerò, rinascerò, rinascerò..     

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